Quest’anno la pandemia ha portato a grandi cambiamenti nel modo di relazionarci con gli altri. Il distanziamento, i divieti di assembramento hanno impedito i comizi e le riunioni dei partito: c’è chi dirà che era ora e invece chi ricorda con nostalgia le feste degli anni passati. Quest’anno abbiamo scelto di proporvi un giornale: vi presentiamo i nostri candidati in queste “pagine di giornale”. Questo grande formato ha permesso a tutti i nostri candidati di presentarsi. Riteniamo che per l’esercizio corretto della democrazia diretta è necessario sentire un po’ propri i candidati che si votano piuttosto e imparare a conoscerli.
Mi occupo principalmente del dicastero dell’educazione. La scuola genera costi al Comune per poco meno del 10% dei costi totali a beneficio di poco più del 10% della popolazione: ma i problemi legati alla scuola vengano ritenuti prioritari per il Comune. Si pensa che una scuola comunale sia di gestione totalmente autonoma da parte del Comune, ma la realtà dei fatti è che il Cantone comanda e il Comune paga. Ritengo, fatta questa premessa, che il nostro istituto scolastico di Trida dia un servizio egregio e invidiato da molti altri istituti. L’ambizione del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport è di avere istituti scolastici più grandi per meglio concentrare le risorse educative. Quest’ideale era ed è da me condiviso. Istituti piccoli come il nostro sono costretti ad avere sezioni bi-classe, che a volte cambiano ogni anno. L’unica soluzione a questa situazione (cronica per il nostro istituto), che per molti è comunque arricchente per gli allievi, è avere un istituto scolastico più grande. Più grande significa: un istituto che coinvolga più comuni con una sede scolastica intercomunale nuova. È con quest’obbiettivo che nel 2015 avevo difeso la proposta di una nuova pianificazione del comparto di Risciago che prevedesse dei contenuti scolastici. Spazi per un nuovo istituto intercomunale che permettesse agli allievi di Porza di frequentare delle sezioni mono-classe, di avere una struttura moderna con spazi adeguati (spazi per il distanziamento, diremmo oggi). Ma i tempi non erano maturi per quella scelta moderna e forse ardita. Oggi, però, quelli che ai tempi si erano opposti alla pianificazione ci dicono che vedono “una scuola rinnovata, con strumenti moderni” guardando dalla finestra di casa verso il Pratone di Porza, senza il rimpianto di aver bloccato proprio questo rinnovamento. La scuola facciamola davanti a casa di qualcun’altro, ci dicono.
Comunque negli ultimi cinque anni la nostra scuola ha continuato ad essere rinnovata. Non ci siamo fermati. Trida ha subito ristrutturazioni costanti durante tutte le vacanze estive. Il tetto della scuola di Trida, edificio del 1974, è stato completamente rifatto, sono stati rifatti i soffitti della sezione asilo, sostituiti i vecchi mobili della scuola elementare e anche per quest’estate sono previsti importanti lavori. Parallelamente, i servizi offerti dalla scuola sono stati ampliati: dal 2019 la mensa occupa spazi più ampi (ora ben 3 locali per permettere i distanziamenti tra sezioni), dallo stesso anno le famiglie che necessitano sostegno hanno la possibilità di sfruttare un servizio pre- e doposcuola. E sottolineo “che necessitano sostegno” proprio perché i servizi pre- e doposcuola sono regolati e sussidiati dal Cantone secondo la “Legge per le famiglie”. Una legge, come ho avuto modo di spiegare a più riprese, che ha per scopo il favorire l’autonomia e la responsabilità delle famiglie e non la creazione di un servizio di baby-sitting comunale a spese del 85% dei contribuenti senza figli in età scolastica.
In questi anni abbiamo dimostrato che i municipali liberali sono capaci di proporre e difendere piani arditi ma anche di gestire e rinnovare quelli consolidati. Tutto quanto proposto dai nostri municipali è stato condiviso anche dai nostri consiglieri comunali e approvato dal Consiglio Comunale. E questo produttivo lavoro di squadra ha contribuito e notevolmente facilitato la ricerca di candidati per queste elezioni.
Questi nostri candidati vi accompagneranno nelle future scelte del nostro Comune e forse saranno loro che riusciranno a far capire a chi si oppone che il Pratone di Porza, che vede dalla finestra di casa, è un terreno edificabile di proprietà comunale e a disposizione dei cittadini di Porza e non un panorama di sua esclusiva proprietà.
Salute a tutti.
Michele Armati