Eccoci; è di nuovo tempo di elezioni com’è giusto che sia in un paese che, fortunatamente, prevede il rinnovo delle cariche istituzionali ogni quattro anni, dando la parola ai cittadini.
Mi candido per un nuovo mandato in qualità di municipale cogliendo l’occasione per rinnovare il mio ringraziamento alla sezione PLR che ha voluto ripropormi.
Vorrei esordire con il riassunto della bella e istruttiva favola di Jean de La Fontaine “La mosca cocchiera”. Ricorderete la trama. Un carrozzone tirato da sei cavalli saliva su per una via erta, dissestata e sabbiosa. I viaggiatori erano scesi e facevano a piedi il tratto di strada per alleggerire ai cavalli il peso e la fatica; tuttavia i cavalli sudavano e soffiavano. Ad un certo punto sopraggiunse una mosca. “Per fortuna sono arrivata io!” esclamò. E cominciò a ronzare negli orecchi degli animali, a pungere ora questo ora quello, ora sul muso e ora sul dorso. Poi si sedette sul timone, poi si posò sul naso del cocchiere, poi volò sul tetto della carrozza. Andava, veniva, affannata, e brontolava e strillava: “Bel modo di fare! Se non ci fossi io! A darmi pena sono io sola. Tocca a me far tutto. Tutto cade sulle mie spalle. Ah che lavoro!” Finalmente dagli e dagli, la carrozza giunse al termine della salita, dove la via ricominciava ad essere piana. I viaggiatori ripresero il loro posto; il cocchiere fece schioccare la frusta; i cavalli si rimisero al trotto. Sul tetto del carrozzone la mosca trionfava. “Li ho condotti, eh, fin quassù! Se non c’ero io!” Si vantava. “Nemmeno grazie mi dicono, dopo tutto ciò che ho fatto.”
Ecco, anche tra le donne e gli uomini ci sono coloro che fanno e coloro che parlano. Tornando alla realtà di Porza, il Municipio a trazione liberale radicale ha tirato il carro, eccome. Altro che immobilismo, come qualcuno insinua! Tra le cose fatte, mi piace ricordare il mantenimento dell’attrattività fiscale del Comune, che passa anche dalla gestione oculata dei soldi dei cittadini; l’implementazione del regolamento comunale su una serie di incentivi negli ambiti della mobilità pubblica, delle energie rinnovabili e della prevenzione della salute, andato in porto malgrado l’opposizione di IPP fondata su futili e inesistenti questioni formali; il completamento dell’ecocentro, apprezzato da tutti; i lavori di miglioria presso il campo di calcio Tavesio; il ripristino dei sentieri comunali; l’istallazione di una postazione Publibike, ecc… Tra i progetti in corso d’opera occorre menzionare l’integrazione della revisione generale del Piano regolatore di Porza con le nuove esigenze poste dalla politica federale e cantonale in materia di pianificazione e l’impegnativo e complesso sviluppo della pianificazione e della realizzazione infrastrutturale del nuovo quartiere di Cornaredo (NQC). Non si possono nemmeno sottacere gli sforzi fatti dal Municipio per favorire la socializzazione, sia promuovendo manifestazioni per i bambini; le feste di paese, le serate in Piazza Soldati anche con l’istallazione di una casetta per lo spaccio di bibite e aperitivi, aperta alle varie associazioni del paese; sia sostenendo vari eventi culturali, come il cinema in piazza, concerti e spettacoli teatrali. Non piaceranno a tutti ma nella scelta di tali eventi occorre considerare che Porza non può e non deve competere con l’offerta di Lugano e deve tenere conto di ciò che può incontrare il favore della maggioranza della popolazione. A questo proposito un ringraziamento deve andare a tutti i cittadini e ai collaboratori comunali che si mettono a disposizione per tenere vive queste occasioni d’incontro.
A tali fatti si accompagna l’attività quotidiana che, per quanto mi riguarda, si traduce, in particolare, con l’evasione delle numerose pratiche in materia edilizia oltre con la cura e la coordinazione delle procedure giudiziarie nell’ambito del diritto amministrativo. Insomma, progettiamo, lavoriamo e realizziamo con immutata passione, consapevoli che i fatti contano più delle parole.
Concludendo, ringrazio sin d’ora coloro tra voi che vorranno rinnovarmi la fiducia e auguro buona votazione a tutti.
Daniele Calvarese